giovedì 6 ottobre 2011

UNIVERSITA’:'MOLINETTE TORINO’,NUOVO MASTER IN “MEDICINA MODERNA”

(AGI) - Torino, 5 ott. - Agopuntura, omeopatia, fitoterapia: entra per la prima volta in ospedale in Italia e nella Facolta’ di Medicina dell’Universita’ di Torino, la “medicina moderna”, intesa come evoluzione e integrazione dei farmaci non convenzionali. Alle Molinette e’ stato presentato il primo Master nazionale di II livello in “Medicina Moderna - Integrazione di terapie efficaci convenzionali e non convenzionali”, prima iniziativa del genere in Italia, organizzato dall’ospedale Molinette e dal professor Beppe Rocca. Il corso partira’ l’8 ottobre al Coi di via Nizza 230 ed e’ inserito in un programma di ricerca nell’ambito di quella che viene definita Medicina moderna. Si articolera’ in dieci moduli didattici da ottobre a luglio di due giornate ciascuno. Il progetto integra l’esperienza dei casi pratici dell’omeopatia con la biologia molecolare, le neuroscienze e la ricerca sullo stress. L’iniziativa si pone come una sorta di ponte scientifico tra due estremismi, quello della medicina basata sulle evidenze, e quello dell’approccio “fideistico”. Il professor Rocca ha ricordato come l’omeopatia, nata in Germania, “abbia una tradizione europea raffinatissima”. “Ma non voglio uscire - ha spiegato - dai binari solidi della scienza tradizionale. Fuori dalla scienza occidentale c’e’ la giungla, gente che specula sulle malattie, approfittando di un deriva irrazionalistica”. Accanto all’avvio dei corsi, e’ stata presentata la neonata Fondazione Global Health, il cui fine sara’ quello di finanziare direttamente in ospedale la sperimentazione pratica sui casi clinici della Medicina moderna non convenzionale. Un progetto ambizioso che punta ad alimentare nuove modalita’ di fruizione del territorio e delle risorse naturalistiche, di cura e turistiche, e individuare modelli di sviluppo locale replicabili e trasferibili, fondati sulla qualita’ e il benessere: in sostanza, si tratta di coinvolgere tutti i soggetti di un territorio, dai medici agli imprenditori agli agricoltori, per costruire quello che Beppe Rocca immagina come una sorta di “slow food della salute”, che “operi per diffondere l’educazione allo studio e alla salvaguardia del patrimonio di conoscenze mediche naturali acquisite nella cultura sapienziale di individui e popolazioni, favorendone la traduzione a livello scientifico e la messa a disposizione per il bene collettivo”, si legge nella presentazione del progetto. Analogamente ai “presidi” dell’associazione di Petrini, Global Health intende allestire “Poli” e “Percorsi”, “esportabili in ogni territorio in cui si trovino imprese e amministratori, organizzazioni, operatori della salute e del benessere che lo desiderino, ne comprendano la portata e s impegnino nella realizzazione del modello”. (AGI) To2

martedì 13 settembre 2011

Agopuntura contro mal di testa

Nel 1997 l'agopuntura è stata ufficialmente approvata come terapia per alcune forme di dolore dal National Institutes of Heath, il più prestigioso ente scientifico americano.
La rivista NeuroImage ha recentemente pubblicato uno studio delle Università inglesi di Londra e Southampton su 14 pazienti con forti  dolori da cefalea trattati con agopuntura. Si tratta di una rivista che accetta solo studi in cui sia possibile dimostrare l'effettivo verificarsi di qualsiasi attività del cervello attraverso i moderni strumenti d'indagine oggi disponibili come: TAC, risonanza magnetica e PET.
I ricercatori inglesi hanno dimostrato che l'agopuntura mette in moto un'area cerebrale implicata nella modulazione del dolore, insieme ad altre regioni cerebrali implicate nel sistema del piacere. L'agopuntura fa cioè provare piacere e sollievo, proprio come quando si mangia un cibo di cui si è particoalrmente golosi.
Tutte queste aree non erano invece attirate nella stessa misura se veniva praticata un'agopuntura "placebo", effettuata posizionando gli aghi in punti non adatti ad alleviare il dolore. Ciò vuol dire che l'agopuntura è realmente efficace.
Se si fosse trattato di semplice "suggestione", le aree cerebrali si sarebbero dovute attivare sempre allo stesso modo.
Se poi venivano usati addirittura aghi senza punta, percepiti dai pazienti come pizzicotto, l'attivazione era ancora minore.
La conclusione degli autori è stata che l'agopuntura esercita uno specifico effetto sulle aree di controllo del dolore, mentre le aspettative del paziente circa i suoi effetti benefici vanno ad agire su altre aree cerebrali accessorie, ma non sono fondamentali per calmare il dolore.
Negli studi, l'agopuntura va confrontata con i farmaci, ed è proprio in questo confronto che il trattamento con agopuntura delle donne emicraniche ha dimostrato la sua efficacia nel prevenire gli attacchi, riducendoli in intensità e frequenza meglio di alcuni farmaci indicati per la profilassi dell'emicrania, come la flunarazina.
Questa prova arriva dall'ospedale Sant'Anna di Torino, dove c'è l'unico Centro cefalee ufficialmente abilitato per la cura del mal di testa nella donna.

http://www.donnamoderna.com/salute/agopuntura-contro-mal-di-testa

mercoledì 27 luglio 2011

LA MEDICINA DEL FUTURO

Una nuova pubblicazione del Premio nobel per la medicina Luc Montagnier e colleghi italiani apre nuovi orizzonti sui meccanismi d'azione della medicina omeopatica.
"La medicina del futuro". Così David H. Freedman intitola il suo articolo che parla di omeopatia,  agopuntura e altre medicine non convenzionali su “The Atlantic”. Il giornalista della testata statunitense sostiene che, pur non avendo riscontri scientifici sufficienti a negare l’effetto placebo, queste medicine “fanno star meglio molte persone e sempre più medici sono pronti ad accoglierne alcuni principi”. Nonostante la grande quantità di lavori scientifici a sostegno di agopuntura e omeopatia si continua a proporre l’ipotesi dell’effetto placebo per motivare i successi clinici e la continua crescita di attenzione da parte della popolazione mondiale per queste medicine.
Ma la recente pubblicazione di un importante lavoro su una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo fa pendere la bilancia a favore dell’omeopatia.
Il Journal of Physics, ha infatti pubblicato il lavoro di ricerca “DNA, waves and water” condotto da due gruppi di lavoro, il primo francese, coordinato da Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina, con Lavallè e Aissa, e il secondo italiano, coordinato dal fisico Emilio Del Giudice, (IIB, International Institute for Biophotonics, Neuss, Germany) con Giuseppe Vitiello (Fisico teorico del Dipartimento di Matematica ed Informatica, Università di Salerno) e Alberto Tedeschi, ricercatore (White HB, Milano).
Con questo studio viene dimostrato come alcune sequenze di DNA possano indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. Una scoperta che apre nuove prospettive sulla comprensione del meccanismo d'azione dei medicinali omeopatici.
Le possibili applicazioni in medicina sono affascinanti sia in termini di nuova diagnostica che di terapia basandosi sulla proprietà “informativa” dell’acqua biologica presente nel corpo umano. Malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla, Artrite Reumatoide, e le malattie virali, come HIV-AIDS, influenza A ed epatite C, “informano” l’acqua del nostro corpo (acqua biologica) della loro presenza, ed emettendo particolari segnali elettromagnetici possono essere poi “letti”, decifrati e probabilmente curati.
Circa vent’anni or sono il ricercatore francese Benveniste ottenne risultati analoghi dai suoi studi sulla "memoria dell'acqua" ma la scarsità di evidenze scientifiche a suffragio della sua teoria e il probabile timore delle ricadute di questa scoperta ne causarono, all’epoca, l’isolamento dalla comunità scientifica e l'ostracismo del mondo accademico.  Abbiamo già citato questi fatti su questo blog nell'articolo  "un nobel per l'omeopatia". Dopo molti anni quelle ipotesi tornano di attualità.
La ricerca di Montagnier, Del Giudice e Vitello indica anche la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi d’azione dell’omeopatia che sfrutta da sempre i principi fisici per cui l’acqua può essere “informata” da sostanze in essa diluite e “attivata” tramite peculiari tecnologie chimico-fisiche. Essi, a differenza del farmaco classico che agisce attraverso il meccanismo molecola-recettore con inevitabili  effetti collaterali, agiscono attraverso un meccanismo di tipo biofisico-quantico con una terapia personalizzata esente da effetti tossici.
A seguito della pubblicazione del lavoro “DNA, waves and water”, il Prof. Giuseppe Vitiello ha dichiarato: “Il dato molto importante da sottolineare è che una rivista ufficiale di fisica come il Journal of Physics ha pubblicato per la prima volta una ricerca che normalmente sarebbe di competenza di un Journal di biologia o medicina. Un passo ulteriore a dimostrazione che la moderna fisica quantistica può dare un contributo fondamentale alle ricerche mediche di frontiera”.
Forse i nostri pronipoti sorrideranno pensando ai vecchi inquinanti motori a benzina usati dai loro bisnonni mentre guideranno le loro auto elettriche o a propulsione alternativa, come forse sorrideranno pensando a pillole, compresse, supposte e iniezioni mentre si cureranno con la medicina quantica.

5th International Workshop DICE2010, IOP Publishing “DNA waves and water” -L. Montagnier, J. Aissa, E. Del Giudice, C. Lavallee, A. Tedeschi and G. Vitello - Journal of Physics: Conference Series 306 (2011) 012007 doi : 10.1088/1742-6596/306/1/012007.

sabato 11 giugno 2011

IL FUMO DI SIGARETTA INIBISCE IL CENTRO DELL APPETITO

Il fumo di sigaretta inibisce il senso di fame legandosi a dei recettori per la nicotina localizzati nei neuroni dell'ipotalamo. Ne da' notizia Science, pubblicando i risultati degli studi condotti dai ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston (Stati Uniti), coordinati da Marina Picciotto della School of Medicine dell'Universita' di Yale di New Haven (Stati Uniti).

L'ipotalamo normalmente rielabora i segnali inviati dallo stomaco per sapere se l'organismo ha bisogno di altro cibo: gli autori dello studio hanno pero' dimostrato che se i recettori alpha3beta4 vengono legati dalla nicotina, l'appetito viene soppresso. Per questo motivo chi smette di fumare tenderebbe a mangiare di piu': ''Per molti la prospettiva di ingrassare e' un deterrente a smettere di fumare, ma i farmaci che stimolano il recettore alpha3beta4 potrebbero limitare l'aumento di peso'', spiega Mariella De Biasi, coautrice dello studio.

martedì 7 giugno 2011

SINTOMI INSPIEGABILI

L’agopuntura funziona ed è efficace anche su pazienti con “sintomi inspiegabili”. A rivelarlo la ricerca condotta dalla dottoressa Charlotte Paterson dell’Università di Exeter (Regno Unito).

L’agopuntura – l'antica tecnica cinese che consiste nell'inserire sottili aghi nella pelle in determinati punti del corpo al fine di ripristinare il benessere psico-fisico del paziente – ha validità nel trattamento del dolore di molte patologie, tra le quali mal di testa, mal di denti e mal di schiena.


Ma non solo. Quest’ultimo studio dimostrerebbe come essa sia efficace anche nel trattamento di patologie non associate a dolore, come ansia, sterilità e asma e nella terapia contro il dolore cronico e conseguenti risvolti psicologici per i quali la diagnosi rimane misteriosa. 


La ricerca – pubblicata sul British Journal of General Practice – ha esaminato per 52 settimane 80 pazienti con età media di 50 anni, l’80% dei quali di sesso femminile. Tutti presentavano disturbi all’apparato muscolo scheletrico (mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e stanchezza) e avevano precedentemente consultato senza successo il medico per almeno 8 volte.





Durante la sperimentazione, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno è stato sottoposto a 12 sedute di agopuntura in poco più di 6 mesi, in aggiunta alle terapie tradizionali; trascorso tale periodo, l’altro – considerato il gruppo di controllo – è stato sottoposto al medesimo trattamento. I risultati hanno dimostrato come entrambi i gruppi in questione abbiano riscontrato effetti benefici e duraturi nel tempo davvero significativi.
Questo è il primo studio che indaga l'efficacia dell'agopuntura nel trattamento dei ‘sintomi inspiegabili’ – dice Paterson –. Anche se sono necessari ulteriori studi, questo approccio potrebbe migliorare la qualità della vita di tutti quei pazienti che non riscontrano benefici dalle tradizionali terapie”.


L’agopuntura dunque potrebbe rappresentare il trattamento giusto per quei sintomi che la medicina tradizionale non riesce a trattare, almeno non da sola. E potrebbe anche tradursi in una potenziale risorsa di risparmio per il SSN. Da non sottovalutare.

mercoledì 4 maggio 2011

l'AGOPUNTURA è VERAMENTE UN 'OFFESA ALLA SCIENZA? COME AFFERMA GARATTINI?

05.11 Condividi1

Agopuntura, la polemica continua

In merito alle affermazioni del Prof. Silvio Garattini apparse sulla stampa e durante la trasmissione radio “Italia: istruzioni per l’uso” di mercoledì 27 aprile 2011 dove, tra le altre cose, ha sostenuto che non esistono prove scientifiche circa l’efficacia dell’Agopuntura e quindi ha stigmatizzato che una struttura pubblica eroghi tale pratica terapeutica spendendo denaro pubblico.
Intendiamo far osservare che: • In data odierna in PubMed, la base di dati di riferimento per le pubblicazioni scientifiche in campo medico, figurano 16412 studi sull’Agopuntura (dei quali 1984 lavori randomizzati e controllati e ben 1904 reviews); non è possibile quindi asserire che l’Agopuntura non è ancora stata studiata secondo le regole della medicina basata sull’evidenza (EBM); • Vi sono patologie di grande impatto sociale quali le cefalee e la lombalgia in cui l’Agopuntura si è rivelata superiore in termini di efficacia alle terapie convenzionali con minor costi in termini di iatronegicità ed economici. Disinformare e/o privare i pazienti di questa possibilità terapeutica significa quindi violare il Codice Deontologico; • La pratica dell’Agopuntura è riservata in Italia solo ai laureati in Medicina e Chirurgia e regolarmente abilitati; • L’Agopuntura nei Paesi più avanzati fa parte integrante dei Sistemi Sanitari pubblici; • I 2833 medici agopuntori che hanno frequentato le Scuole aderenti alla FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura) si sono formati attraverso un percorso formativo post laurea di ben quattro anni, nel quale hanno potuto apprendere le modalità di integrazione tra l’Agopuntura e la medicina accademica, al fine di offrire ai propri pazienti il meglio dell’integrazione tra le due medicine.
E’ sorprendente come il Prof. Silvio Garattini continui a sostenere le stesse posizioni sull’Agopuntura che aveva 30 anni fa, non accorgendosi che la scienza nel frattempo ha già dato molte risposte ai suoi quesiti.
Dott. Carlo Maria Giovanardi Presidente Federazione Italiana delle Società di Agopuntura Esperto del Consiglio Superiore di Sanità per la Medicina non Convenzionale
Dott. Carlo Maria Giovanardi Cell. 3476145148 Mail giovanardicarlo@libero.it Web http://www.agopuntura-fisa.it/

mercoledì 13 aprile 2011

due nuovi ddl per l agopuntura e l omeopatia

Presentati in Senato dal segretario della commissione Igiene e sanità, Luigi D’Ambrosio Lettieri, due disegni di legge per la regolamentazione dell’utilizzo delle metodiche della Medicina tradizionale cinese e dell’Agopuntura e dell’Omeopatia.

08 APR - Uno studio del 2005 sulla popolazione italiana, ha messo in luce come circa otto milioni di concittadini (circa il 14% della popolazione residente) abbiano fatto ricorso a metodi di cura non convenzionali nei tre anni precedenti l'intervista. Si tratta quindi di un fenomeno che si è “radicato” nel sentire comune e che vede ancora oggi moltissimi italiani far ricorso a metodiche quali omeopatia (secondo la stessa indagine scelta dal 7% della popolazione), trattamenti manuali (6,4% degli italiani), fitoterapia e agopuntura (3,7% e 1,8% della popolazione), per citare le più utilizzate.
Rimane però aperta la questione di una loro regolamentazione giuridica: sul piano della responsabilità dell’operatore esistono specifiche pronunce. Prima tra tutte quella della Cassazione che ha definito le attività di medicina complementare come “atto medico” e ha quindi ricondotto le competenze in materia nell’ambito esclusivo dell’attività del medico. La stessa Federazione degli Ordini dei medici (la Fnomceo) ha esplicitato la propria posizione con due documenti: il primo –"Delibera e linee guida su Medicine e pratiche non convenzionali" – del maggio 2002; il secondo, più recente, ("Linee guida per la formazione nelle medicine e pratiche non convenzionali”), approvato dal Consiglio nazionale della Federazione il 12 dicembre 2009. In particolare il secondo documento stabilisce che esercizio delle medicine e delle pratiche non convenzionali, sia ammissibile “esclusivamente da parte del medico chirurgo e odontoiatra, in pazienti suscettibili di trarne vantaggio dopo un’adeguata informazione e l’acquisizione di esplicito consenso consapevole". Sempre sulle medicine non convenzionali ci sono state – e ci sono – attività di controllo, verifica e studio da parte degli Ordini provinciali dei medici, ma anche delle Regioni. In alcune delle quali (ad esempio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Lazio) alcune prestazioni, su tutte l’agopuntura, sono erogate presso ambulatori pubblici o accreditati.
Resta comunque un vuoto legislativo che, proprio in considerazione della diffusione e del ricorso alle medicine non convenzionali (o “alternative” o, ancora, “complementari”: la mancanza di uniformità su una loro comune definizione la dice lunga sulla necessità di regole ben definite) sarebbe importante colmare. Soprattutto nell’interesse del cittadino al quale va garantita, in ogni caso, la sicurezza e l’efficacia di metodiche da affidare a operatori che abbiano acquisito le loro competenze presso strutture formative riconosciute e controllare dallo Stato.
Proprio a questo obiettivo puntano i due disegni di legge (AS 2672 e AS 2673), presentati a Palazzo Madama da Luigi D’Ambrosio Lettieri, segretario della XII commissione Igiene e sanità, e vice presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani.
I due progetti legislativi si riferiscono, rispettivamente al riconoscimento della Medicina tradizionale cinese e dell’Agopuntura, e dell’Omeopatia. Una disciplina, quest’ultima, che nel nostro Paese vive una realtà davvero singolare: in Italia, infatti, l'omeopatia non è riconosciuta come metodica terapeutica ma, al contrario, il medicinale omeopatico è pienamente legittimato e disciplinato (se ne occupano la direttiva 92/73/CEE i, il Decreto legislativo 185/95, la legge 347/97 e il Decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219 sul Codice europeo dei medicinali. Senza dimenticare che nella Farmacopea della Repubblica italiana, (XI edizione del 2002 e XII edizione 2008 ) sono riportate le monografie sulle preparazioni omeopatiche.
Proprio per porre rimedio a questa situazione, i due Ddl a firma di D’Ambrosio Lettieri, propongono una serie di misure che vanno dall’istituzione di appositi registri di esperti nelle discipline citate, preso gli Ordini dei medici, alla formazione di commissioni ministeriali incaricate di “promuovere la corretta divulgazione delle tematiche sanitarie in materia di medicina tradizionale cinese e medicina omeopatica”. Viene inoltre normato l’accreditamento di associazioni, società scientifiche ed enti di formazione nelle discipline oggetto dei Ddl, così come si affida al ministero dell’Università l’attivazione di corsi di formazione post laurea. Importante l’ultima disposizione relativa all’obbligatorietà del consenso informato da parte del paziente e alla possibilità di revoca successiva dello stesso consenso.

mercoledì 30 marzo 2011

OMEOPATIA

Farmaci omeopatici. Fazio: "Entreranno in Prontuario ma non a carico del Ssn"

Si chiamerà "O" la nuova classe del prontuario farmaceutico riservata all'omeopatia sulla quale lavorerà l'Aifa in linea con una direttiva europea già recepita da...ll'Italia. L'annuncio ieri sera da parte del ministro della Salute in un incontro promosso dalla giornalista del Corriere della Sera Margherita De Bac.

30 MAR - Per i farmaci omeopatici sarebbero necessarie sperimentazioni, “almeno quelle di tossicità”. Soprattutto servono regole di sicurezza. È questa la posizione espressa dal ministro della Salute Ferruccio Fazio nel corso del confronto sui prodotti omeopatici organizzato dalla giornalista del Corriere della Sera, Margherita De Bac. “Vogliamo mettere in sicurezza anche questi farmaci – ha detto Fazio –, creando insieme all’Aifa una classe di registrazione (classe O, non a carico dell’Ssn) così come previsto da una direttiva europea che abbiamo già recepito”. Una classe del prontuario che garantisca in primis “la tutela e la totale sicurezza che si deve realizzare sia con studi tossicologici adeguati, sia con informazioni apposte sulla confezione, in quanto questi prodotti per legge non possono avere il bugiardino dove viene indicato con chiarezza che si tratta di medicinali e che non hanno un’ indicazione particolare, ma soprattutto perché non ci sono stati studi controllati alla base”.
Certo, Fazio non ha nascosto il suo scetticismo verso la medicina complementare. Unica eccezione l’agopuntura in quanto nel corso di sperimentazioni è stata provata la sua efficacia nel campo della terapia del dolore. “Per cultura – ha affermato – ho una posizione scientifica e quindi contraria a ciò che non ha una dimostrazione basata sull’evidenza”. Resta il fatto che i prodotti omoepatici sono utilizzati da una notevole quantità di persone nel nostro Paese (secondo l'ultimo rapporto Eurispes sono circa 11 milioni gli italiani che vi hanno fatto ricorso) e di questo non si può non tenere conto. “Non si può non mettere regole – ha quindi aggiunto – e stiamo andando in questa direzione. Personalmente mi sentirei più tranquillo se i produttori decidesse di effettuare studi clinici. Comunque intendiamo andare a mettere regole che andrebbero tra l’altro a proteggere anche il settore più serio e qualificato delle imprese produttrici”.
In linea con il Ministro anche il presidente della Società di pediatria Alberto Ugazio, che ha citato i dati sull’uso dell’omeopatia in tre Regioni del Nord Ovest dove al 46% dei bambini vengono somministrati questi prodotti e un terzo di questi sono al di sotto dell’anno di età. Il 30% sono per uso otorino laringoiatrico e ben il 39% sono utilizzati su consiglio del medico. “Dati che evidenziano l’importanza di avere nozioni chiare sulla tossicità di questi prodotti, proprio perché i bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti nocivi”, ha quindi sottolineato Ugazio.
La risposta delle imprese del settore? Secondo Fausto Panni presidente Omeoimprese le Aziende non intendono affatto sottrarsi all’attivazione di studi osservazionali, al contrario, queste si sono scontrate con la resistenza dei comitati etici negli ospedali dove intendevano portare avanti le sperimentazioni. “In Lombardia – ha spiegato – ci sono stati tre studi osservazionali che non sono andati avanti per questo motivo”.
La dottoressa Marra dell’Aifa ha invece sottolineato che nel nostro Paese non esiste alcuna preclusione normativa verso l'omoopatia, tant’è che abbiamo più di 30mila prodotti in commercio (in Francia e in Germania sono appena 7mila). Non solo. ha aggiunto “Abbiamo recepito la normativa dell’Unione europea allargandola alla possibilità chi i prodotti omeopatici in commercio dal 1996 saranno regolati entro il 31 dicembre 2015”. Marra ha infine annunciato che a breve arriverà in Europa anche il Licopodium, primo prodotto omeopatico registrato con il mutuo riconoscimento, procedura utilizzata fino ad oggi solo per i farmaci tradizionali
pochi secondi fa

mercoledì 9 marzo 2011

AGOPUNTURA E MENOPAUSA


Effetti significativi nella riduzione della frequenza e intensità delle vampate di calore e altri disturbi nelle donne il post-menopausa. Lo studio

Qualche tempo fa pubblicavamo la notizia che le vampate di calore in menopausa erano sì fastidiose, ma proteggevano dal rischio di infarto e ictus – e questo era un bene. Se però si può beneficiare di questo effetto riducendone comunque la frequenza e l’intensità, perché no?

Uno nuovo piccolo studio a opera di ricercatori turchi ha accertato che con l’agopuntura si può effettivamente ridurre l’incidenza della vampate. Ma non solo: sempre con l’agopuntura si possono alleviare anche altri disturbi tipici del periodo post-menopausa.

I ricercatori hanno coinvolto nello studio 53 donne in post-menopausa che accusavano disturbi sia psicologici che fisici come le già citate vampate di calore, secchezza vaginale, infezioni del tratto urinario e sbalzi d’umore.
Le partecipanti sono state suddivise a caso in due gruppi. Le 27 appartenenti al primo gruppo sono state sottoposte a sedute di agopuntura della durata di 20 minuti, due volte a settimana per dieci settimane. Le rimanenti hanno ricevuto trattamenti di finta agopuntura, o sham.

Prima dell’inizio del trattamento, a tutte le donne sono stati misurati i livelli ormonali: gli estrogeni, gli ormoni follicolo stimolanti (FSH) e gli ormoni luteinizzanti (LH). La stessa cosa è stata fatta al termine dei trattamenti per verificare quali cambiamenti fossero avvenuti.
Dai risultati delle analisi e dei trattamenti è emerso che le donne sottoposte all’agopuntura mostravano miglioramenti in ambito psicologico e sintomatologico, ottenendo un più basso punteggio MRS. Tuttavia, non si evidenziavano miglioramenti a livello infettivo urologico.
Il sintomo su cui si è avuto maggiore successo sono state la vampate di calore.
Al contrario, le donne che hanno ricevuto la finta agopuntura non hanno mostrato miglioramenti.

A livello ormonale si è potuto constatare che nelle donne sottoposte all’agopuntura erano aumentati i livelli di estrogeni, mentre si erano ridotti quelli di LH. Un dato significativo in quanto proprio in menopausa i livelli di estrogeni si abbassano e quelli di LH e FHS aumentano.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Acupuncture in Medicine e, anche se si tratta di uno studio su piccola scale che avrà di certo bisogno di essere confermato su più grandi numeri, suggerisce comunque che l’agopuntura può offrire un buon sollievo dai sintomi.

Gli stessi ricercatori, poiché si trattava di un gruppo ristretto di donne, dichiarano che i cambiamenti nei livelli ormonali non è detto che siano i responsabili dei miglioramenti dei sintomi.
Quindi, il netto calo dell’intensità delle vampate di calore potrebbe essere riferito all’incremento della produzione di endorfine indotto dall’agopuntura. Questo potrebbe stabilizzare il controllo della temperatura corporea.

In conclusione, poiché lo studio era su scala ridotta, i ricercatori non hanno potuto monitorare per quanto tempo la riduzione dei sintomi durava. Tuttavia, suggeriscono che l’agopuntura possa essere una valida alternativa alla terapia ormonale sostitutiva per alleviare i sintomi della menopausa.
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sabato 26 febbraio 2011

CAPIRE L 'AGOPUNTURA

L'agopuntura è una Medicina tradizionale praticata in Cina ed  molti altri paesi Asiatici da migliaia di anni. Chi la propone afferma che può essere utile per trattare molti disturbi, dal curare il dolore al generare un senso generale di benessere.
Altri dicono che i benefici derivanti dall'agopuntura sono nella testa. Studi recenti hanno scoperto che entrambe le posizioni hanno ragion d'essere.
L'agopuntura può essere efficace per alcuni problemi di salute, come certi tipi di dolore cronico. Ma come essa agisca rimane misteriorso.

 Aghi per l'agopuntura.jpgAghi per l'agopuntura

L'agopuntura consiste nella stimolazione di specifici punti del corpo. I metodi possono variare, ma il più noto negli Stati Uniti consiste nella infissione di sottili aghi metallici nella pelle. Secondo le ultime stime almeno 3 milioni di adulti ricorre ogni anno all’agopuntura in tutta la nazione.
L'agopuntura è parte di un insieme di tecniche terapeutiche originate in Cina. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, nel corpo vi è un delicato equilibrio tra due forze opposte e inseparabili: yin e yang. Yin rappresenta il principio passivo, la lentezza, il freddo. Yang rappresenta il principio attivo, il calore, l'eccitazione. La salute deriva dall'equilibrio tra le due forze. La malattia deriva da uno squilibrio che blocca il flusso dell'energia vitale, che è all'origine della salute fisica, mentale, emozionale e spirituale. L'agopuntura viene usata per rimuovere il blocco al flusso dell'energia, per ristabilire e conservare la salute.
I Ricercatori non sanno come trasferire la comprensione di questi concetti  alla medicina occidentale, spega il Dr. Richard L. Nahin del Centro Nazionale per la Medicina Complementare e Alternativa del  NIH (Istituto Nazionale della Salute). Eppure molti studi ben eseguiti hanno evidenziato che l'agopuntura è d'aiuto nel trattamento di  patologie come il mal di schiena, il dolore al ginocchio e l'osteoartite.
"Da molti studi di ricerca, confrontando i risultati ottenuti con l'agopuntura  con quelli delle terapie convenzionali, risulta chiaro che il gruppo trattato con l'agopuntura va quasi sempre meglio," dice Nahin. Il problema, egli spiega,  sorge quando i ricercatori confrontano i risultati dell'agopuntura con  quelli di trattamenti di "controllo" accuratamente selezionati.
Gli studi clinici ben costruiti necessitano di gruppi di controllo - persone che ricevono un trattamento simulato  chiamato placebo. I placebo possono essere sotto forma di pillola di zucchero o di una iniezione di liquido salino. Essi danno ai ricercatori qualcosa con cui confrontare il trattamento vero. Ma selezionare un placebo per l'agopuntura è una sfida.
Il Dr. Karen J. Sherman, ricercatore per l'agopuntura del NIH (Istituto Nazionale della Salute) presso l'Istituto di Ricerca per la Salute a Seattle dice "Non penso sia possibile avere un placebo che simuli l'infissione di aghi".
Per esempio, quando i ricercatori hannno confrontato l'inserzione degli aghi nei punti d'agopuntura con la semplice pressione sugli stessi mediante stuzzicadenti, hanno scoperto che entrambi i trattamenti erano efficaci. Ma Sherman si chiede se in questo caso si tratta davvero di "controllo". Molti agopuntori tradizionali considererebbero veri entrambi i trattamenti. La cosa importante, dal loro punto di vista sta nello scegliere i punti appropriati di agopuntura, più che la profondità.
Un'altra opzione per un placebo potrebbe essere quella di testare una diversa localizzazione. Ma Sherman dafferma che questo non sarebbe opportuno perché gli agopuntori tradizionalmente pungono i punti sensibili.
A complicare ulteriormente le cose sta il fatto che i trattamenti di agopuntura vanno ben oltre l'infissione degli aghi. Nel corso del trattamento vengono infissi gli aghi, ma ci sarà probabilmente anche dell'altro. Gli agopuntori ti danno anche delle informazioni, potrebbetrattarsi di suggerimenti di tipo dietetico o concernenti la ginnastica, derivati dai fondamenti teorici propri della Medicina Cinese. Cercheranno anche di renderti partecipe della tua guarigione e e della tua salute," dice Sherman.
È difficile pianificare studi controllati con placebo quando non si capisce quale sia la componente attiva dell'intervento," spiega il Dr. Richard E. Harris, ricercatore del centro di Ricerca per il Dolore e la Fatica di Ann Arbor, Michigan, fondato dal NIH (Istituto Nazionale della Salute).
Mappe dei meridiani su omino di bronzo

Il trattamento del dolore è l'aspetto meglio studiato dell'Agopuntura. Molte parti del cervello sono connesse con l'elaborazione del dolore, e quanto dolore viene avvertito dipende in parte dal contesto. “Se una persona subisce una ferita in battaglia, potrebbe non sentirla" spiega Sherman, "ma se accade che si faccia male camminando per la strada, potrebbe percepire l'evento come spaventoso."
"Osservando  alcuni dati, ciò che si scopre è che sia l'agopuntura sham (quella finta) che quella ver calmano entrambe il dolore," dice Nahin. "Ma, pur stimolando, sia l'una che l'altra, delle aree del cervello, le aree attivate sono differenti.
Harris e coll., in studi su pazienti fibromialgici, hanno scoperto anche l'esistenza di differenze a livello molecolare. "Abbiamo potuto dimostrare che sia l’agopuntura sham che quella vera riducono il dolore nei pazienti fibromialgici," egli ha detto, "ma esse lo fanno con meccanismi diversi."
Se l'agopuntura vera agisce mediante un meccanismo diverso da quello della agopuntura simulata, dice Harris, se ne evince che non sono la stessa cosa, pur aiutando entrambe a ridurre il dolore. Harris e coll. stando cercando ora di indagare in profondità l'azione dell'agopuntura. Il loro obiettivo ultimo è quello di vedere se associando l'agopuntura ad altri trattamenti  per la riduzione del dolore si ottengono risultati migliori dall'uso separato.

giovedì 10 febbraio 2011

Scienza e medicina Uno studio pubblicato sull’American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism, condotto dalla dott.ssa Elisabet Stener-Victorine dell’Università svedese di Goteborg, dimostra che agopun...tura ed esercizio fisico sono efficaci nell’ovaio policistico, disturbo che affligge almeno il 10% delle donne in età fertile e consistente in una disfunzione endocrina, il cui sintomo principale è una forte irregolarità del ciclo mestruale. Per provare la validità della terapia contro la PCos (acronimo utilizzato convenzionalmente per indicare la sindrome da ovaio policistico) è stato preso in analisi un campione di donne affette dalla sindrome. Ad ogni volontaria, prima dell’inizio della ricerca è stata spiegata l’importanza di una dieta corretta e di un giusto esercizio fisico per ciò che riguarda la produzione ormonale del nostro organismo. In seguito le donne sono state suddivise in tre gruppi. Il primo gruppo è stato selezionato per ricevere dei trattamenti specifici di agopuntura, sia manualmente che accompagnati da una stimolazione elettrica a bassa frequenza. Il secondo gruppo ha invece seguito uno speciale programma di esercizi da mettere in pratica 3 volte alla settimana. Il gruppo rimasto non ha subito nessun trattamento in modo tale da funzionare come gruppo di controllo per lo studio. I risultati hanno dimostrato che le donne appartenenti ai primi due gruppi avevano effettivamente tratto giovamento dai trattamenti, ai quali era seguito un abbassamento del testosterone e una regolarizzazione del ciclo.Mostra tutto
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giovedì 20 gennaio 2011

Uno studio cino-UE punta i riflettori sulla medicina tradizionale cinese

[Data: 2011-01-13]
Illustrazione di questo articolo
Quando si sentono giù di corda, gli europei si rivolgono a quello che conoscono meglio: la medicina occidentale. E le virtù della medicina tradizionale cinese (MTC)? Un team di ricercatori finanziato dall'UE sta lavorando per informare il pubblico sulla sicurezza e l'efficacia della MTC, che si basa su un metodo su misura e olistico per curare i pazienti. Il progetto GP-TCM ("Good practice in traditional Chinese medicine research in the post-genomic era") è finanziato nell'ambito del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE con ben 995,100 EUR.

Usando un metodo di genomica funzionale attraverso lo scambio di conoscenze e di abilità, i partner del progetto si stanno occupando di informare gli europei sull'uso di medicine cinesi a base di erbe e dell'agopuntura.

I ricercatori, che provengono da 13 Stati membri dell'UE, Australia, Canada, Cina, Norvegia, Stati Uniti e Tailandia stanno valutando l'attuale stato della MTC e stanno identificando i problemi e fornendo le risposte sul controllo della qualità, l'estrazione e l'analisi delle medicine cinesi a base di erbe attraverso 10 Pacchetti di lavoro sviluppati per il progetto.

"Al contrario dell'approccio riduzionistico della medicina occidentale che si basa sull'anatomia moderna, la cellula e la biologia molecolare, la MTC usa un sistema teorico unico e un approccio olistico individualizzato per descrivere la salute e la malattia basato sulla filosofia dell'equilibrio Yin-Yang con particolare enfasi su armonia e funzioni," ha spiegato il coordinatore del progetto GP-TCM, il dott. Qihe Xu, ricercatore del King's College di Londra nel Regno Unito.

"Questi due sistemi medici sono in disaccordo in molte situazioni visto che osservano la salute dalla propria prospettiva limitata. GP-TCM ha lo scopo di formare una miglior pratica e armonizzare la ricerca sulla MTC nell'UE usando un approccio di genomica funzionale attraverso lo scambio di opinioni, esperienze e competenze tra scienziati, medici e settore farmaceutico nell'UE e in Cina.

Il dott. Xu ha sottolineato che mentre i 10 Pacchetti di lavoro si occupano delle questioni fondamentali che preoccupano la gente, i partner di GP-TCM stanno lavorando con diligenza per mettere in rilievo l'uso della metodologia della genomica funzionale nella ricerca sulla sicurezza, l'efficacia e i meccanismi delle medicine erboristiche cinesi e dell'agopuntura.

"Comprenderà l'applicazione della tecnica di modellazione in silico, modelli basati sulla cellula, modelli animali e studi clinici," ha detto. "Saranno pubblicati linee guida sulla buona pratica e protocolli concordati in aree di ricerca affini per armonizzare la futura ricerca sulla MTC nell'UE e saranno messi a disposizione di tutti gli Stati Membri dell'UE strumenti online e risorse per la ricerca.

Il consorzio pubblicherà linee guida sulla buona pratica e sui protocolli concordati per aiutare a stimolare la ricerca sulla MTC in tutta l'UE. Inoltre gli Stati Membri avranno anche accesso a strumenti online e risorse per la ricerca.

Il progetto GP-TCM, che è stato lanciato nel 2009 e che si concluderà nel 2012, creerà e manterrà la European Society of Chinese Medicine Research, assicurando così la guida e la coordinazione della cooperazione UE-Cina nella ricerca sulla MTC.
Per maggiori informazioni, visitare:


http://www.gp-tcm.org/

King's College London:
http://www.kcl.ac.uk/index.aspx
ARTICOLI CORRELATI: 31642
Categoria: Risultati dei progetti
Fonte: GP-TCM
Documenti di Riferimento: Sulla base di informazioni fornite da GP-TCM
Codici di Classificazione per Materia: Medicina, sanità; Scienze biologiche; Ricerca scientifica; Coordinamento, cooperazione
RCN: 32952

sabato 15 gennaio 2011

Seregno: apre all'ospedale il centro per le cefalee

Seregno - Il nuovo centro cefalee ospitato nei locali rimessi a nuovo dell'ex clinica san Giuseppe di via Verdi aprirà le porte ai pazienti dalla prossima settimana. Un servizio che doveva essere operativo dai primi giorni dell'anno nuovo, se non ci fosse stato il cambio di direttore generale all'Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate. A Maurizio Amigoni è subentrato Paolo Moroni, il quale, come ha riferito il direttore medico di presidio, Carlo Alberto Tersalvi, ha voluto valutare e conoscere il progetto. Il nuovo centro per il trattamento delle cefalee e del dolore muscolo-scheletrico è affidato al professor Emilio Minelli, al quale abbiamo chiesto di illustrarci questa novità ,che si affianca ai centri di eccellenza di riabilitazione di: cardiologia, pneumologia, neurologia, unità comi, day hospital, Cal per la dialisi, odontoiatria e radiologia.
“Nel 2000, a seguito di un apposito decreto, la Regione Lombardia ha intrapreso a valutare le opportunità terapeutiche delle pratiche e delle tecniche afferenti a un vasto campo di metodologie di cura estremamente diffuse sul territorio e definite medicine complementari- ha iniziato a dire Minelli- nel 2003, attraverso uno specifico memorandum di intesa, è iniziata una proficua collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha portato la Lombardia a diventare partner dell'Oms a livello mondiale, in un'ampia azione tesa a promuovere la sicurezza, l'efficacia e la qualità delle pratiche di medicina complementare”.
“L'agopuntura, supportata da una millenaria tradizione, sperimentata con ricerche cliniche in Occidente e in regione, è forse la prima medicina complementare che può essere proposta, per evidenze d'uso tradizionale ed evidenze scientifiche, come una risorsa di prima scelta per affrontare uno svariato numero di malattie e di disturbi. In particolare, nella terapia del dolore, soprattutto quello cefalico e quello muscolo-scheletrico, l'agopuntura ha mostrato di avere i requisiti per affrontare la multidimensionalità caratteristica del dolore cronico, spesso contraddistinto da note di ansia, depressione, stress, perdita di diverse funzioni. E con in più un vantaggio: la pressoché assoluta mancanza di effetti collaterali. Con il centro aperto al “Trabattoni-Ronzoni” si intende offrire in regime di solvenza un servizio in più per le persone che sul territorio soffrono di queste patologie”.
Paolo Volonterio
14 gennaio 2011

tratto da: http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/367726/

mercoledì 12 gennaio 2011

Cinque terapie di medicina complementare rimborsate a determinate condizioni per un periodo transitorio di sei anni

Berna, 12.01.2011 - Dal 1° gennaio 2012 e per un periodo transitorio che va sino alla fine del 2017, la medicina antroposofica, l’omeopatia, la terapia neurale, la fitoterapia e la medicina tradizionale cinese saranno rimborsate dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) a determinate condizioni. È quanto deciso dal Dipartimento federale dell’interno (DFI), che oggi ha informato il Consiglio federale delle proprie intenzioni. Il periodo transitorio servirà a chiarire gli aspetti controversi: sinora, infatti, non è stato possibile provare che queste terapie di medicina complementare soddisfano pienamente i criteri di efficacia, appropriatezza ed economicità (EAE) stabiliti dalla legge.

La decisione del DFI tiene conto:
• dell’esito della votazione popolare del 17 marzo 2009, nella quale il Popolo e tutti i Cantoni svizzeri hanno accettato l’articolo costituzionale che prevede una maggiore considerazione della medicina complementare;
• della legislazione vigente, che prescrive l’efficacia, l’appropriatezza e l’economicità delle prestazioni sanitarie e che conferisce al DFI la competenza di decidere in merito al rimborso di una medicina – come quella complementare – controversa e in fase di valutazione;
• della raccomandazione del 7 dicembre 2010 della Commissione federale delle prestazioni generali e delle questioni fondamentali (CFPF), secondo cui le cinque terapie di medicina complementare summenzionate non soddisfano i criteri EAE per il rimborso da parte dell’AOMS.
In concreto, il DFI ha deciso quanto segue:
• L’ordinanza del DFI sulle prestazioni sarà modificata in modo tale da stabilire le condizioni alle quali l’AOMS rimborserà i costi delle cinque terapie succitate. Il DFI ha incaricato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di preparare nel primo semestre del 2011 la modifica di questa ordinanza, che per ognuna delle terapie dovrà precisare le modalità di rimborso.
Il DFI rinuncia a modificare la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) e la relativa ordinanza (OAMal), fatti salvi i cambiamenti già previsti per quest’anno e relativi alla nuova organizzazione della CFPF.
• Nel periodo compreso fra il 2012 e la fine del 2017, l’efficacia, l’appropriatezza e l’economicità delle cinque terapie di medicina complementare vanno considerate come parzialmente controverse ai sensi della LAMal e dell’OAMal. Da subito il DFI intende adottare le misure del caso per eliminare gli aspetti controversi e fare chiarezza sull’argomento.
• Il DFI chiederà ai rappresentanti delle cinque terapie citate di elaborare una strategia e di provvedere alla valutazione dei criteri EAE. Le valutazioni dovranno essere portate a termine entro la fine del 2015 e tenere conto dei dati già disponibili e rilevati in Svizzera.
• L’efficacia delle cinque terapie di medicina complementare dovrà essere giudicata anche da un istituto riconosciuto a livello internazionale, che entro la fine del 2015 dovrà fornire una perizia indipendente corredata di eventuali raccomandazioni.
• Il DFI incarica la CFPF, nella sua nuova composizione e nell’ambito del suo mandato aggiornato e precisato nel 2011, di sottoporgli una nuova raccomandazione nel corso del 2016. Questa raccomandazione dovrà tenere conto dei risultati delle valutazioni e della perizia succitata.
• In collaborazione con gli ambienti interessati, il DFI porterà inoltre avanti gli sforzi necessari per concretizzare l’articolo costituzionale in altri ambiti quali:
o Legge federale sulle professioni mediche: nel quadro della revisione parziale si prevede di includere la medicina complementare negli obiettivi della formazione dei diversi cicli di studio: medicina umana, farmacia, odontoiatria, chiropratica e veterinaria.
o Legge sugli agenti terapeutici: l’accesso al mercato dei medicamenti della medicina complementare e dei preparati utilizzati tradizionalmente sarà facilitato.
Già adesso, l’assicurazione malattie rimborsa i medicamenti della medicina complementare. L’elenco delle specialità contiene numerosi medicamenti impiegati nella medicina fitoterapica, omeopatica e antroposofica. Se praticata da un medico, anche l’agopuntura è rimborsata.
o Istituzione di diplomi nazionali: attualmente è allo studio, sotto la direzione dell’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT), l’istituzione di due diplomi nazionali (in terapia complementare e in medicina alternativa). Inoltre l’UFFT e l’UFSP stanno elaborando l’avamprogetto di una legge sulle professioni sanitarie non universitarie da porre in consultazione.
o Promozione della ricerca: i mezzi per la ricerca sono accessibili anche alla medicina complementare se le relative domande di sussidio soddisfano le esigenze poste dal Fondo nazionale svizzero.
o Costituzione di cattedre / istituti di medicina complementare: la costituzione di cattedre o istituti universitari rientra nella competenza delle scuole universitarie e dei Cantoni. La Confederazione può tuttavia sostenere queste iniziative, per esempio con sussidi subordinati a progetti.
• Il DFI costituirà un gruppo incaricato di seguire i lavori in corso, di cui faranno parte anche esponenti della medicina complementare. A tal fine il DFI scriverà ai rappresentanti e all’organizzazione mantello per precisare le sue decisioni di principio e invitarli prossimamente a un primo incontro.

Indirizzo cui rivolgere domande:

Jean-Marc Crevoisier, responsabile della comunicazione del DFI
Tel.: +41 79 763 84 10

Pubblicato da

Segreteria generale DFI
Internet: http://www.edi.admin.ch
Ufficio federale della sanità pubblica
Internet: http://www.bag.admin.ch
tratto da: http://www.news.admin.ch/dokumentation/00002/00015/?lang=it&msg-id=37173